Il “Venditore di capitone” ne decanta ad alta voce, le sue peculiarità, ovvero la sua vivacità, la sua brillantezza: “Sentite comme fricceca! E’ vivo!”. E’ un allusione sessuale e del male da esorcizzare. Esso è sgusciante, se non trattato da mani esperte diviene quasi imprendibile. Viene perciò in mente, la geniale e rocambolesca “caccia” al capitone, nella commedia di Eduardo De Filippo: “Natale in casa Cupiello”, replicata dall’esilarante, Marina Gonfalone, nel film di Luciano De Crescenzo: “Il Mistero di Bellavista”. Il capitone rappresenta il male ed esso va esorcizzato, ucciso vivo e fatto poi a pezzi, la porzione offerta a ciascun commensale, rappresenta la porzione personale di male vinta.
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La rassegna Mangiatoia e Mangiatoria nasce da un’originale idea di Giuseppe Ottaiano, viaggiatore del buono e del bello della regione Campania,
condivisa e accolta dall’amministrazione comunale di Palma Campania e in modo particolare dal Sindaco Nello Donnarumma e dagli assessori alla Cultura Elvira Franzese e alle Attività produttive Luigi Albano.
Le foto, presenti in questo sito web, sono di proprietà della Sema, agenzia di comunicazione.
Esse sono state realizzate presso il laboratorio artistico di Marco Ferrigno, maestro del pastore in terracotta con sede in Via S. Gregorio Armeno, 8 - 80138 Napoli.
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